Oggi scrivo per ricordare insieme a voi il terribile attentato del 9/11/2001.
Consiglio a tutti di mettere nella propria lista dei luoghi importanti da visitare a New York il September 11 Memorial.
Lo consiglio non come luogo turistico, ma come occasione di fare un immersione nella realtà odierna anche se sarà dura. Voi forse direte che siamo immersi nella realtà odierna ogni giorno, basta guardare un telegiornale o anche solo utilizzare i nostri telefoni e i social. Avete ragione. Tuttavia recarsi in questo luogo fa un effetto diverso che comprenderete bene.
Dove erano le fondamenta delle Torri Gemelle oggi ci sono due fontane, sono enormi, fanno pensare a due pozzi; l’acqua attraversa le pareti e scende ancora più giù in un foro centrale, giù, nella terra. I colori sono il nero e il grigio scuro. Sostituiscono quelle costruzioni che una volta, invece, svettavano verso il cielo.
Il bordo delle fontane e inciso, ci sono i nomi di tutte le vittime: sono quasi tremila, suddivisi per voli dirottati e quindi per passeggeri di essi: “Flight 77” e poi più in là “Flight 93” e così via, potrete leggerli voi stessi.
Nel mio piccolo cerco di dare un contributo affinché da turisti si diventi sempre più viaggiatori e si vivano i luoghi di certi avvenimenti sempre più come esperienza di vita ed esperienza culturale, come qualcosa di ricco da portare nei ricordi, da raccontare e condividere e sempre meno invece come un passatempo distratto. A questo scopo quindi, ecco qui di seguito un mio consiglio.
Fra i tanti turisti che visitano il Memorial, ci sono anche mogli, figli, fidanzate, madri delle vittime. Impossibile non riconoscerli; li vedete inchinati in preghiera o con la testa china, forse con una lacrima; ancora e sempre la parola d’ordine è “rispetto”. Vivete questo luogo con il rispetto dovuto, senza fare baccano. Senza disturbare. Non è un set cinematografico anche se spesso i turisti lo vivono così e tra gridolini e risate scattano una foto di gruppo appoggiati con i gomiti su quei nomi o il classico selfie sorridente sul luogo della tragedia. Eppure ciò che è accaduto lì non era la scena di un film.
Forse sono io all’antica ( e grazie Dio se lo sono allora) perché ho trovato questo atteggiamento dissonante con il posto e un po’ grottesco. Ora ve l’ho raccontato, potete rifletterci e se visiterete New York e vi recherete qui, scegliete come comportarvi, sta a voi, ma se qualcuno sarà rispettoso perché avrà letto questo mio articolo e quindi avrà riflettuto, avrò raggiunto il mio scopo.
Qui di seguito la mappa per raggiungere il 9/11 Memorial.
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